Per chi non lo conosce, il CML è unassiciazione di appassionati di meteorologia.

Ha un canale telegram da cui copio l’avviso.

Consiglio anche il bot telegram che si può usare per settare avvisi personalizzati in base alradar meteo e alle centealine gestite dall’associazione

Cari amici meteo-appassionati! Eccoci per un avviso che riguarda la giornata di domani, MERCOLEDÌ 15 MAGGIO 2024.

Già dalla notte si prevedono piogge localmente abbondanti, anche a carattere di rovescio temporalesco, concentrate in larga prevalenza tra VCO e settori lombardi nord-occidentali (Va-Co-Mi-Mb).

Si attende rischio idro-geologico nelle aree prealpine sopracitate, mentre nei settori padani è verosimile che andremo incontro a qualche locale criticità idraulica, ossia allagamenti nei centri urbani laddove il deflusso delle acque è più complicato per via delle basse pendenze. Stante il rischio di rovesci semi-stazionari, ci sono condizioni per rischio esondazione nei bacini Olona-Seveso-Lambro.

Benché anche nei settori di nord-ovest siano possibili temporali, è bassa l’eventualità di grandine (al più di piccole dimensioni) e idem è contenuto il rischio di vento forte. Occhi aperti sugli accumuli importanti di pioggia.

Nel corso del pomeriggio-sera attendiamo inoltre una possibile fase temporalesca a lambire i nostri territori sud-orientali, dunque Mantovano e al più Cremonese orientale. In queste zone, a partire da metà pomeriggio di mercoledì, sono possibili fenomeni temporaleschi localmente intensi, che localmente potrebbero determinare accumuli molto significativi.

Giovedì 16 giornata ancora instabile, con nuove occasioni di piogge e rovesci sparsi, già dal mattino nei settori occidentali a propagarsi poi su tutti i settori entro il pomeriggio-sera, con criticità tuttavia mitigate. Visti i quantitativi pluviometrici attesi nel bacino del Verbano, il cui livello idrometrico è già alto, entro venerdì mattina è lecito attendersi fenomeni di esondazione paragonabili a quelli già occorsi a inizio aprile.

Considerazione a margine: si tratta di una perturbazione (cml.to/sat) che in autunno avrebbe determinato problemi molto seri. La stagionalità la rende assai meno pericolosa, perché a metà maggio la disponibilità di calore in sede mediterranea è ancora molto modesta (per fortuna). Fatta salva questa attenuante, la sinottica è senz’altro una di quelle che merita alto grado d’attenzione, in particolar modo per la possibilità che insistano rovesci semi-stazionari in pianura.

Senza girarci troppo intorno: il nostro territorio (in particolare quello urbano padano) è sempre più sfruttato-cementato-asfaltato-costipato e dunque più vulnerabile alla caduta di tanta pioggia in poco tempo. Per questa ragione il “maltempo” che nel secolo scorso poteva provocare qualche moderato danno, oggi fa più casini assai. La coperta è corta: se abbassiamo la resilienza del nostro territorio, dobbiamo necessariamente alzarne il monitoraggio e potenziare l’auto-prevenzione.

Occhi aperti nei sottopassi e prudenza sulle strade.