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  • @freezr @notizie @informapirata

    Friendica supporta tre protocolli il suo nativo DFRN; quello di Diaspora*; e infine ActivityPub. Adesso l’uso di quest’ultimo per mia esperienza mi sembra limitato, quando usi funzioni specifiche di Friendica funzionano solo tra utenti Friendica e si muovono grazie al protocollo nativo, altrimenti l’interazione con Mastodon è limitata, tipo i sondaggi.

    Vero, ma a parte i “gruppi privati” non c’è nulla di Friendica che non funziona con gli utenti Mastodon, così come non c’è nulla di Mastodon oltre ai sondaggi che non funzioni per gli utenti Friendica

    C’è un’altra app in via di sviluppo che si chiama Relatica che promette molto bene, è ancora in una fase embrionale

    Molto carina, ma al momento non ci scommetterei molto. Del resto una vera app avrebbe costi non sostenibili e non compatibili con lo Stato attuale della community degli sviluppatori e soprattutto degli utenti Friendica



  • @MrAlagos

    > hanno ottenuto il contentino dello statuto speciale, la transizione post fascista è stata una passeggiata di salute

    Rispetto alla Spagna direi di sì. Qui quelle ferite sono state rimarginate tutte, tranne che presso alcuni nuclei radicalizzati ormai irrilevanti socialmente e politicamente

    > Charles De Gaulle è caduto per aver tentato di rendere la Francia più decentralizzata

    CdG è caduto perché dopo aver trasformato la democrazia parlamentare in un consolato romano quinquennale. Ha conseguito la propria missione e la destra francese non aveva più motivo di sostenerlo per le stronzate.

    > Ci vuole davvero tanto coraggio ad incolpare una riforma che finora è stata applicata per un numero davvero esiguo di ambiti mentre negli anni i governi centrali hanno sprecato soldi a destra e a manca nei modi più fantasiosi

    Basta vedere il tracollo della sanità e della scuola successivo alla modifica Titolo V per capire cosa è successo. Tant’è vero che non esiste nessun costituzionalista che non condanni modi e contenuti di quella riforma.

    Poi stranamente, persone che disperatamente tentano di difendere quella riforma costituzionale, stanno uscendo solo da qualche mese nel dibattito pubblico: fenomeno spiegabile solo con la volontà di difendere l’oscenità normativa dell’autonomia differenziata.

    > Straw man o meno, aspetto esempi di libertari che lottano per la centralizzazione

    Siccome vedo che per la seconda volta mi fai questa domanda, cerco di spiegarti perché la frase

    il federalismo libertario esiste, il centralismo napoleonico libertario (modello su cui i Savoia hanno fondato il Regno unitario) invece no

    è sbagliata.
    Come ho già spiegato, il federalismo libertario non c’entra nulla con il dibattito italiano, uno stato unitario da 160 anni che da 160 anni non presenta serie proposte federaliste a causa dell’insussistenza di quest’esigenza.
    L’unità dello stato italiano è sempre stata imprescindibile in quanto è stato, tra alti e bassi, l’unico baluardo alle potenze straniere che volevano spartirsi la penisola (ricca ed egregiamente posizionata nel Mediterraneo) in base a sfere di influenza e alle consorterie mafiose di carattere locale che dai tempi dei feudatari o delle cosche nobiliari della Roma del Duecento, per arrivare alle signorie industriali di fine Ottocento e inizio Novecento e alle cupole malavitose di fine secolo.
    Il cosiddetto federalismo in italia è solo la veste ripulita indossata dai complici della liquidazione del Paese



  • @MrAlagos

    > La Spagna ha concesso autonomie molto più forti di quelle italiane dopo la caduta del fascismo, che le aveva abolite.

    La Spagna è un ex impero, umiliato dalle potenze straniere che l’hanno distrutto (Inghilterra, Francia e USA) in cui si parlano 3 lingue diverse e in cui la repressione fascista verso i Catalani e i Baschi ha prodotto ferite incurabili.

    > L’Italia invece dopo la caduta del suo fascismo ha disatteso la costituzione repubblicana per 22 anni, istituendo solo nel 1970 le amministrazioni regionali.

    L amministrazioni regionali sono poco più che i dipartimenti napoleonici

    > un superamento di quelle idee con progetti di maggiore autonomia stanno evidentemente raccogliendo un consenso popolare molto maggiore, a partire dalla riforma del Titolo V

    La riforma del titolo V è stata votata solo perché pubblicizzata come compromesso per evitare la secessione leghista. Al momento si tratta della riforma più autolesionista mai fatta da uno stato europeo, visto che ha determinato l’esplosione incontrollata della spesa pubblica. Bella riforma, eh…

    > Se ci sono esempi di libertari che combattono per la centralizzazione violenta o forzata in uno Stato che distrugga le diversità e riduca le autonomie sono curioso di conoscerli.

    Risparmiati gli straw man, per cortesia


  • @MrAlagos non voglio fare lezioni di istituzioni comparate, ma ti ricordo che l’Italia è uno stato unitario da un secolo e mezzo, e che come ha giustamente detto @anarchiversitario le cosiddette differenze tra italiani sono più che altro una narrazione piuttosto esagerata. Le differenze tra un siciliano e un bergamasco sono di gran lunga minori rispetto a quelle che intercorrono tra un Catalano e un Madrileno, o tra un Parigino e un abitante di Strasburgo.

    La volontà di fare gli italiani è stata perseguita con forza subito dopo il Risorgimento e il sentimento nazionale italiano è ancora molto forte.

    Inoltre non esistono casi nella storia in cui degli Stati unitari siano diventati stati federali mentre il caso dell’Unione Sovietica trasformata in Confederazione degli stati indipendenti ha evidentemente mostrato tutti i propri limiti portando alla ulteriore dissoluzione di quel paese.
    Uno stato unitario non può diventare stato federale se non a causa di forti tensioni etniche che qui in Italia semplicemente non esistono!

    Il federalismo è sempre servito per unificare e non per dividere!

    Lo stesso confederalismo Democratico teorizzato da Abdullah Öcalan nasce per unificare tribù e popoli fortemente connotati per etnia e religione, con l’evidente volontà di emanciparsi da finti Stati unitari come la Siria o l’iraq o da veri e propri imperi come la Turchia e l’iran!

    Il progetto federalista italiano è morto con i federalisti risorgimentali perché è stato superato dallo Stato nazionale unitario.

    Il presunto progetto federalista italiano portato avanti dalla Lega Lombarda e della Liga Veneta era fondato sulla idea di Secessione, ma non ha mai raccolto più del 20% su base regionale. D’altra parte la buffonata sfociata nella modifica del Titolo V della Costituzione è stata una idea malsana di D’Alema e di quel partito della sinistra Democratica che voleva strizzare l’occhio all’elettorato della Lega Lombarda.

    Il progetto devastante della cosiddetta autonomia differenziata affonda le radici proprio nella ridicola modifica costituzionale del 2001 ed è stato favorito già nella scorsa legislatura dai potentati legati ai presidenti di regione, che in modo grottesco vengono chiamati governatori da una stampa inadeguata e culturalmente prona al sensazionalismo (e alle leccate di culo dei capi e capetti che ne controllano le linee editoriali).

    Per il resto, l’affermazione

    il federalismo libertario esiste, il centralismo napoleonico libertario (modello su cui i Savoia hanno fondato il Regno unitario) invece no

    è semplicemente sbagliata