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Cake day: September 15th, 2023

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  • Boh? Guarda, io fatico a pensare che chichessia possa aver creduto che fossero stati i russi a darsi la zappa sui piedi facendo saltare il loro gasdotto (se proprio volevano, a loro bastava chiudere il rubinetto, no? e poi potevano mercanteggiare di riaprirlo e/o tenerselo buono per dopo che avevano sconfitto i malvagi Ucraini e riaperto il commercio con l’Europa)… che ci fosse qualcuno che lo credeva (l’autore dell’articolo? tu?) e che ora quel qualcuno ha aperto gli occhi effettivamente è una notizia :)

    Comunque l’articolo non contribuisce in alcun modo ad alcun dibattito. Se si vuol dibattere, bisogna argomentare con onestà intellettuale e (per quanto si riesce) con correttezza logica e chiarezza… presentare tesi strampalate e mal argomentate aspettandosi che chi legge le accetti fideisticamente potrà magari essere propaganda, ma certo non è dibattere.

    PS: non so nulla riguardo la “hivemind” (è la stessa cosa che prima si chiamava PC?) o altri termini cari alla disinformazione all’informazione alternativa, quindi non replico al riguardo.




  • Il punto è che l’articolo prende quella che evidentemente è stata un’azione contro la Russia e cerca di descriverla come un complotto Usa/Ucraina ai danni dell’Europa.

    Capiamoci: la Germania è stata sicuramente danneggiata economicamente dalla distruzione di Nord Stream e magari i tedeschi avrebbero ceduto alla tentazione di mantenere NS1 in funzione (NS2 era già bloccato) finché rivedevano le via di rifornimento di gas naturale, ma da qui a dire che l’obiettivo del sabotaggio fossero Germania e Unione Europea c’è un abisso!

    Abisso che peraltro l’articolo manco prova a colmare, limitandosi a insinuare che, siccome c’è stato un danno, allora in virtù di una mai esplicitata “analisi politica” si debba concludere che il sabotaggio faccia parte di una ancor meno spiegata “strategia che ha avuto come bersaglio l’economia e l’autonomia dell’Europa” (ovviamente l’autore ben si guarda dall’applicare la stessa sballata logica alle azioni della Russia, che sono all’origine, oltre che dello stesso sabotaggio, di innumerevoli e più ingenti danni alle nazioni europee).










  • Personalmente, preferirei “senza Conte” a “senza Renzi” (soprattutto guardando al fatto che le posizioni di Conte favoriscono Putin, ma anche confrontando le innumerevoli minchiatone fatte dai due governi Conte con quanto fatto dai governi Renzi e Gentiloni).

    A leggere il programma di Conte, mi viene da interrogarmi se non sarebbe preferibile mettersi con Forza Italia (come fu nel governo Letta, ma ora ovviamente senza Berlusconi) che coi Cinque Stelle: la quantità di idiozie irrealizzabili e di misure vergate al grido di “tanto paga pantalone” nel programma di Conte è impressionante.

    Ad ogni modo… pur di non avere ancora Meloni o Salvini, mi prenderei volentieri Conte, Forza Italia, Renzi, Calenda e persino le briciole rimaste dal CdU (Lupi, se non ricordo male?), la sinistra incontaminata che poi ti vota contro, il centro intermittente che esiste solo in campagna elettorale. Insomma, tutto quello che serve.







  • Grazie!

    in quanto il plurale è generalmente deducibile dal contesto

    Beh… a dire il vero anche se il maschile si riferisca specificamente a maschi o genericamente a persone di genere non specificato è intuibile dal contesto :) ma non è che le indicazioni linguistiche dei sessuologi debbano per forza avere coerenza logica :)








  • Dall’articolo del Post (testata che personalmente reputo più seria di TPI):

    A spingere molte persone a identificare Khelif come atleta trans è una dichiarazione che diede ai tempi Umar Kremlev, presidente dell’IBA, secondo cui «sulla base dei risultati dei test del DNA, abbiamo identificato un certo numero di atleti che hanno cercato di ingannare i loro colleghi e fingevano di essere donne. Sulla base dei risultati dei test, è stato dimostrato che avevano i cromosomi XY. Tali atleti sono stati esclusi dalla competizione». Questa dichiarazione però non è mai stata documentata.

    Il motivo per cui CIO e IBA hanno regole diverse sull’ammissione delle atlete è che l’IBA non è più riconosciuta dal CIO, da quando fu coinvolta in una serie di gravi scandali di corruzione. Da allora l’IBA ha sede in Russia – Kremlev è un imprenditore molto vicino a Vladimir Putin – ed è finanziata principalmente da Gazprom, la compagnia petrolifera di stato russa.

    Se anche l’affermazione di Kremlev dovesse essere verificata, comunque, non implicherebbe necessariamente che Khelif sia una donna trans, visto che esistono condizioni nello spettro dell’intersessualità per cui potrebbe avere quei cromosomi sessuali pur presentando dalla nascita caratteristiche fisiche prevalentemente femminili. A questo si aggiunge che in Algeria anche solo avere rapporti omosessuali è reato, per cui sembra improbabile che Khelif sia riuscita a fare una transizione di genere, cambiare i propri documenti e poi essere selezionata come atleta olimpica per rappresentare la nazione.

    Ma chiaramente sono Meloni&Co. a sapere se questa vada considerata maschio o femmina ai fini della competizione olimpica… non sia mai che il CIO possa essere più qualificato in fatto di sport di un politico italiano!