Ho creato questo account per promuovere e discutere di mobilità sostenibile, ciclismo cittadino, sviluppi urbani che mettano al centro le persone, non le auto. Focus su Milano, ma non solo.
#mobilitasostenibile #ciclismourbano #mezzipubblici #fuckcars
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Intanto c’è chi si guarda intorno e propone soluzioni che possono funzionare nonostante il ministero dei trasporti:
Non servono i cartelli per fare una #zona30, basta usare un po’ di furbizia e qualche struttura leggera per costringere gli automobilisti a guidare piano.
È noto che agli automobilisti non interessa l’incolumità di chi è fuori dall’auto, ma se si tratta di rischiare un graffio sulla carrozzeria guidano con la massima prudenza!
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Lo scopo di #matteoSalvini è mettere i bastoni tra le ruote di comuni guidati dal centro-sinistra come #Milano e ancora di più #Bologna, che continua il suo lavoro per diventare una #citta30.
L’immagine dell’articolo qui sotto raccoglie l’essenza di quanto ci sia di sbagliato nelle città e di quale sia la soluzione.
Ma al ministro non piace che qualcuno cerchi di impedire di ammazzare pedoni e ciclisti rallentando le #auto!
https://www.comune.bologna.it/notizie/citta-30-lavori-riqualificazione-porta-mascarella
Sarebbe bello poter vivere pienamente anche i corsi d’acqua nelle città!
@quinta certamente. Le matrici di collisione sono uno strumento parziale che è utile soprattutto a individuare su quale aspetto agire per ottenere una diminuzione di morti e feriti, come provavo ad argomentare in un’altra risposta:
https://mastodon.uno/@rivoluzioneurbanamobilita/112956418683427196
@toad
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Per concludere, le matrici di collisione da sole non dicono molto. Direi che servono soprattutto per capire dove vanno concentrate le risorse.
Un altro aspetto importante non catturato è la mortalità per km percorso. Da quello viene fjori che l’Italia è messa molto male: poche bici, pochi km, alfa mortalità per km. Ovviamente altri come Paesi Bassi o Belgio sono messi molto meglio. È detta “safety in numbers”, ovvero più gente usa la bici, più sicuro è andarci.
@toad capisco il ragionamento, infatti nei Paesi Bassi il numero di morti in bici è simile a noi, con una popolazione molto inferiore.
Però ci sono vari aspetti da valutare, in ordine casuale:
- per ridurre morti e feriti devi agire dove hai il massimo risultato: obbligare a mettere il casco sul monopattino o diminuire la velocità delle auto?
- l’auto, a causa di massa e velocità è pericolosa per tutti. Se il 100% dei morti è in bici, ma il numero assoluto è 300 è meglio
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@cgbencini
Certamente. Ma mettiamo le cose in prospettiva.
L’energia cinetica di un’automobile è tra le 100 e le 1000 volte superiore a quella di una persona in bici considerando la differenza di peso e velocità.
Bici sui marciapiedi a tutta velocità non ce ne dovrebbero essere. Se però l’obiettivo e diminuire in modo significativo morti e feriti, bisogna concentrarsi su altro, come è chiarissimo dalle matrici
Vero, ma in questonsenso i motocicli sono molto più pericolosi. Eppure nessun ministro se ne preoccupa…
@cgbencini
La penso molto divrrsamente. C’è per esempio la ptepotenza dello spazio: in ambito urbano, dove lo spazio è poco, l’auto è prepotente perché usa tanto spazio.
Poi c’è la prepotenza della imponenza: un’auto è grossa, potente e veloce, quindi quando si muove, specialmente in spazi piccoli diventa prepotente.
Il cambio culturale serve, ma deve essere indotto. Lo strumento sono le leggi che limitano la presenza e la velocità delle auto lì dove sono meno adatte.
Ah già! Devo aggiornare le mie conoscenze del codice della strada… Riforma Salvini/della Russa, giusto?
@Darkdoom@feddit.it @darkdoom@mastodon.social
immagino che poi la pista sia abbastanza larga da creare spazi separati in larghezza con una striscia, risolvendo il problema, giusti?
Dall’articolo è tra l’altro evidente che i signori di FdI da cui partono le critiche non usano, e probabilmente non hanno mai usato, i mezzi pubblici (che in privato immagino chiamino “sposta-poveri”)
Sarebbe bello obbligarli a farlo, usando sia trenord, che ATM
@lichingyun @milano
Tutto vero, ma è anche peggio: questi che criticano sono in regione Lombardia, responsabile di #trenord, che offre un servizio indecente, ordini di grandezza peggiore di quello di ATM, che è assolutamente migliorabile, ma tutto sommato funziona.
Detto altrimenti: da che pulpito?
con 4000 alberi caduti dovrebbe esserci materiale per proteggere parecchie aree verdi.
Sembra ch la strategia del comune di #Milano sia quella di non farsi notare troppo e impedire fisicamente il #parcheggioSelvaggio, per evitare polemiche.
La strategia è furba, ma vedo 2 problemi:
- estrema lentezza di applicazione
- certi casi andrebbero sanzionati senza pietà (es: strisce pedonali)
@Novman
Parigi, Barcellona, Lione sono città con densità maggiore di Milano, hanno ancora meno spazio.
E comunque non è una scusa per essere dei prepotenti e calpestare i diritti dei più deboli.
Faccio una proposta:perché invece di mandare via quelli che non apprezzano il caos, non mandiamo via quelli che lo causano, così che Milano diventi più bella?
@mannivu @bradipo @energia @darkdoom
La risposta a questi problemi secondo me è da cercare all’estero ed è infrastrutturale: nei paesi bassi, ogni volta che una strada viene rifatta, vengono implementate le nuove misure. Ci sono i limiti e vengono rispettati in maniera naturale.
Considerando che le strade vengono rifatte ciclicamente si otterrebbero risultati significativi in 10-20 anni.
Nel frattempo si possono mettere strutture leggere per ottenere lo stesso effetto.